Mille interrogativi sulla fine di Francesca. Lo strazio degli amici

TERAMO – Mille interrogativi per una morte assurda. Sono quelli che assillano i tanti amici, ma soprattutto i genitori di Francesca Di Pietro, la 33enne cameriera originaria di Isola del Gran Sasso, trovata senza vita nel suo appartamento dove viveva da sola, alla Cona, ieri sera attorno alle 23. Gli agenti della squadra volante hanno ascoltato gli amici e in mattinata lo faranno con i genitori, giunti a Teramo per la frmalità di rito. Nessun biglietto con cui volesse dare un ultimo messaggio a qualcuno, una casa in ordine, la porta dell’abitazione chiusa dall’interno, la drammatica scena in camera da letto: sono questi gli elementi da cui parte la ricostruzione di una notte intrisa di tristezza e dolore da parte di chi, forse inutilmente, vorrà fare luce s quanto accaduto. Le ultime ore conosciute di Francesca sono quelle raccontate dagli amici più stretti e dal titolare della pizzeria braceria di via Veneto, La Contea, dove la giovane lavorava. Framcesca aveva trascorso la serata con amici, nel giorno della riapertura dal lockdown e poi era rientrata a casa: prima aveva avuto un lieve ncidente, senza conseguenze per lei e per altri, per una uscita di strada. Da quel momento, dopo averne parlato con i suoi due amici, niente più. Ad accorgersi della morte della 32enne sono stati il titolare della pizzeria i colleghi, che si sono allramti dell’assenza di risposte al cellulare di Francesca che avrebbe dovuto essere al lavoro ieri mattina. Ma nemmeno ieri pomeriggio rispondeva e allora è scattato l’allarme: gli agenti della polizia hanno inuito la gravità della situazione sentendo lo squillo del telefonino all’interno della casa e scorgendo il corpo della giovane donna da una finestra. Grazie ai vigili del fuoco è stato possibile entrare nell’appartamento e tentare di aiutare la donna che però, secondo quanto accertato dal medico legale, era morta già dalla mattinata di ieri. La salma è a disposizione del pm Davide Rosati, in attesa della ricognizione medico-legale, al termine della quale si saprà se verrà restituita ai famigliari per le esequie.